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Il mio orientamento


Ho intrapreso la mia formazione come psicoterapeuta a Milano, presso l' E.I.S.T., un istituto ad orientamento sistemico-relazionale. In questa visione, l’essere umano è concepito non come individuo a se stante, ma come una persona che ha bisogno degli altri per vivere, crescere e riprodursi, addirittura non è in grado di pensare o di sentire in solitudine. Da quando nasciamo, siamo immersi in contesti differenti e in relazioni che ci formano e ci condizionano nelle nostre interazioni con gli altri, ma anche negli atteggiamenti verso noi stessi. 

Le emozioni, i pensieri, i costrutti mentali, sono costruiti in un dialogo continuo con gli altri che ci circondano.  I processi mentali e la conoscenza quindi, si sviluppano nell’interazione e nel dialogo. 

Le psicoterapie sistemico-relazionali sono state le prime ad aver posto al centro della loro elaborazione il soggetto visto all'interno di un contesto, e da questa idea di persona contestuale deriva l'approccio e il metodo che caratterizza il mio lavoro con i pazienti. Nel percorso psicoterapico si va ad indagare e a riparare quelle relazioni che portano l’individuo a soffrire, questo tramite il cambiamento delle dinamiche disfunzionali presenti nel proprio contesto di riferimento. 


A differenza degli altri approcci che si basano sull’individualità della persona, nella terapia sistemica l’individuo viene considerato parte di un sistema ed egli è in grado di influire sul contesto, come il contesto influisce su di lui. Per questo motivo, la sofferenza di una persona viene inquadrata come “espressione” di un contesto a sua volta sofferente. Pertanto, le problematiche riportate non vengono lette e trattate come strettamente legate all’individuo, ma come esito di esperienze relazionali all'interno dei sistemi di riferimento.


Il fine della terapia è quello di comprendere la funzione relazionale del sintomo e di trovare nuovi modi e strategie per rapportarsi con il proprio sistema di riferimento. Il lavoro terapeutico è incentrato sui vissuti personali, sulla comprensione relazionale del disagio, sulla comunicazione, sulla trasformazione delle dinamiche disfunzionali e sull’acquisizione di nuove strategie.

Il mio approccio


Ogni persona è diversa, ognuno è portatore della propria storia; perciò il percorso viene pensato e strutturato in base alla caratteristiche e necessità individuali, attraverso i colloqui clinici, le riletture sistemiche e l'uso di pratiche basate sull'evidenza scientifica.

Le sedute sono condotte attraverso un'amorevole gentilezza e in un ambiente di accoglienza e non giudizio, con il fine di aiutare le persone a raggiungere il proprio equilibrio e benessere, in un percorso co-costruito e condiviso.


Oltre alle pratiche basate sull'evidenza scientifica apprese nel corso della prima formazione, il mio occhio clinico non si ferma solamente alla persona che ho davanti, ma allarga la visione al sistema di relazioni in cui questa è inserita; ciò permette di avere un inquadramento più ampio e uno spazio di lavoro più esteso in cui poter agire assieme al paziente, al fine di ridefinire i problemi sotto una nuova luce.

- "Per ognuno di noi, il benessere è un viaggio. Il segreto è impegnarsi in quel viaggio e fare quei primi passi con speranza e fiducia in sé stessi."

Deepak Chopra